Lui & Lei
la piuma
di eroticoreale
23.03.2011 |
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"Piu'facile di quanto potessi immaginare, le dissi solo - stasera vengo con la piuma - ; mi guardo' mi sorrise, non disse nulla ma fu abbastanza per farmi..."
erano giorni che zoe mi guardava, i suoi occhi neri illuminavano il suo bel viso sensuale, le labbra carnose scoprivano denti bianchi in un sorriso malizioso e ingenuo da grande porca. Un corpo giunonico con le abbondanze giuste al posto giusto, non potevo non fissarla sui punti che riempivano con forza le coppe del reggiseno nella maglietta aderente maglietta o le curve dei panaloni, lei mi guardava e mi sfuggiva, il gioco era diventato pesante i giorni passavano e la tensione saliva, io le parlavo di tutto la sentivo vicina, complice, riusciva a sfuggirmi, ma le sue intenzioni erano nel suo sguardo, era chiaro, pulito. Non avevamo piu' limiti, si parlava di tutto e si provavano sensazioni forti, cercavamo di nascondere le nostre emozioni, ma riuscivamo appena a salvare l'apparenza. Ormai dovevo osare; le chiesi con garbo ma esplicitamente quale fosse il suo sogno erotico proibito: la piuma, mi disse.Le fiamme dei sensi mi avvolsero, non avevo piu' il senso della misura delle cose, tutto era condizionato da un incontro ancora non esistente. Da dove iniziare, come chiederlo, che cosa dire per farle capire che avrei realizato il suo sogno. Piu'facile di quanto potessi immaginare, le dissi solo - stasera vengo con la piuma - ; mi guardo' mi sorrise, non disse nulla ma fu abbastanza per farmi capire.
Il caminetto era l'unica fonte di luce della grande stanza lei in penombra si mostrava in tutto il suo splendore, la vestaglia nera lunga e trasparente lasciava intravedere un intimo di pizzo nero adatto alle sue forme maestose, io mi avvicinai lasciando intravedere la piuma, le cinsi i fianchi da dietro, abbracciandola le baciai il collo fino su vicino al lobo dell'orecchio si adagio' sul mio corpo possente, la baciai senza interruzione per lunghissimi attimi e ancora, e poi ancora. era difficile staccarsi, le sue labbra carnose si incollavano alle mie, avrei voluto mangiarla non mi bastava mai baciarla. mi allontanai poggiandole la piuma sulle labbra, poi giu' sul collo tra i seni ancora imprigionati dalla stoffa di pizzo, le feci cadere la vestaglia poi il reggiseno; quando le liberai i seni dalla stoffa di pizzo fu uno spettacolo da infarto, le grosse tette sobbalzarono mostrandosi in tutta la loro imponenza. le feci volteggiare la piuma sui capezzoli insistendo fino a farla fremere quasi a piegarsi sulle ginocchia, l'adagiai sul letto la piuma disegnava percorsi vertiginosi sul suo corpo si contorceva in modo sconnesso,cadde anche l'ultimo riparo del suo corpo il ciuffo nero rigoglioso spunto' in tutta la sua bellezza e quanto fu raggiunto dalla piuma provoco' una cascata di liquidi che bagnarono il giagiglio, era incontrolabile le sensazioni si impossessavano di lei facendola contorcere con spasmi tanto intensi che era difficile capire se fossero di dolore o di piacere.
Era il mio momento. mi avvicinai lentamente riempiendola dolcemente cercando di non distorglierla dalle sue sensazioni, quando le fui dentro cominciai a vibrarla con piccoli ma energici colpi sempre piu' violenti fino a portarla sulle vette piu' alte degli orgasmi piu' devastanti il mio pensiero era rimanere in quel paradiso quanto piu' mi era possibile. Impazzivo, i nostri corpi erano due componenti di un unica macchina del piacere non esisteva piu' nulla eravamo solo noi nell'universo intero sentivo che stava montando l'esplosione cercavo di controllarla continuavo a gustarmi tutto secondo dopo secondo ma ecco che arrivava copiosa traboccante, violenta, tutto scompare, la follia, il nulla si fondono. le nostre menti incapaci di trattenere cio' che sta succedendo soccombono si offuscano stanno in un dimensione non conosciuta, tutto e' insopportabile sembra non finisca mai si crolla, il buio, il sapore buono della spossatezza, immobili esausti a pensare quando una tempesta simile si accanira'ancora su noi. La guardo mentre quasi immobile poggia la testa sul mio petto e' molto bella le sue forme voluminose no mi permettono di stare traquillo, la voglio ancora, sono stanco ma non appagato, non vorrei disturbare il suo riposo ma un suo movimento sul mio corpo riaccende i sensi...
cosa successe ve lo dico la prossima volta.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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